Oggi vorrei focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti importanti che si riflettono nell’efficacia della promozione della tua attività.
Questi aspetti vanno a formare quella che sarà la TUA strategia, attraverso la quale potrai promuoverti scegliendo come mezzo Facebook o altri canali online.
1) Gli Obiettivi.
Mi è capitato di lavorare con attività che volevano promuoversi online sfruttando le potenzialità che offre Facebook, e l’approccio agli obiettivi era sempre un po’… “difficoltoso”.
Spesso alla domanda “Che obiettivo vuoi raggiungere?” la risposta era “vendere di piú”.
Chiaramente lo scopo finale è proprio questo, ma come arrivarci? Questa è forse una domanda più utile.
Se non hai obiettivi precisi per promuovere la tua attività… non otterrai risultati!
È assodato che quando hai un obiettivo ben chiaro hai un grosso vantaggio, perché farai le tue scelte in base a quell’obiettivo preciso sapendo dove vuoi arrivare.
Secondo me però “vendere di più” non è un obiettivo preciso.
“Vendo di più” dovrebbe essere la conseguenza della mia strategia. Per esempio: “io voglio fare questa cosa in questo modo, perché così penso che venderò di più.”
Questa è l’idea che mi sono fatto sul processo che porta un’attività ad avere più vendite.
C’è da valutare anche un altro fattore quando decidi di utilizzare un canale promozionale: il tuo obiettivo è in linea con il canale promozionale che vuoi usare? Ed è in linea con il tipo di promozione che hai in mente?
Nel momento in cui vuoi avvalerti di un metodo di promozione, poniti la domanda “Che obiettivi mi può far raggiungere questo strumento?” può davvero aiutarti.
Probabilmente per l’obiettivo che hai in mente è più indicato uno strumento in particolare!
Puoi porti la domanda anche all’inverso: “Voglio utilizzare uno strumento in particolare, ma quali sono gli obiettivi più efficaci che mi può far raggiungere questo strumento?”
Ti faccio un esempio: vuoi ottenere visibilità per il tuo prodotto/servizio. Parlo di visibilità nuda e cruda, quindi il tuo interesse è far conoscere alle persone il tuo prodotto. Puoi farlo sia con i volantini, sia con Facebook.
In questo caso posso dirti che a parità di costo, con le campagne pubblicitarie di Facebook potrai ottenere un risultato decine o centinaia di volte superiore a quello che otterresti con i volantini.
E’ importantissimo evidenziare che fare pubblicità utilizzando i volantini di solito non ti permetterà di avere un’idea sulla loro efficacia: quante persone hanno visto il tuo volantino? Quante l’hanno letto? Quante non l’hanno nemmeno guardato?
Tutti questi dati, quando scegli di promuoverti attraverso Facebook, puoi tracciarli.
Hai scelto di spendere 200 € per una campagna pubblicitaria? Bene, alla fine di questa campagna potrai sapere precisamente cos’è successo, potrai capire se il tuo investimento è stato efficace oppure no.
In Facebook puoi tracciare minuziosamente i tuoi risultati. Puoi dire lo stesso dei volantini?
2) Il Rischio
Lavorando con gli imprenditori ci è spesso capitato di vedere che c’è poca propensione al rischio. Probabilmente a causa di questo “periodo di crisi”.
Credo però che un imprenditore debba avere il coraggio di prendersi qualche rischio se vuole definirsi tale. Anche in questo periodo, e soprattutto in questo periodo.
Mi piace molto la frase di Steve Jobs che dice
“Investire nella pubblicità in tempo di crisi è come costruirsi le ali mentre gli altri precipitano”.
Ci è successo spesso di ricevere dagli imprenditori delle proposte di collaborazione basate sui risultati ottenuti. In soldoni se la promozione funzionerà ci si guadagna entrambi, altrimenti non ci guadagna nessuno.
Questo semplicemente non funziona, vuol dire scaricare il rischio sugli altri. Un consulente o un freelance può aiutarti molto ma non può fare miracoli la dove non c’è un business con le carte in regola (come vedrai nel punto 3).
Ci sono poi imprenditori che si rifiutano di provare nuove strade perché hanno paura che possano non funzionare e temono di buttare via i soldi.
Entrambe queste situazioni rimandano a quello che si chiama rischio d’impresa, che fa parte dell’essere imprenditore, in questo caso di te, e non dei tuoi collaboratori wink
Sei tu responsabile del tuo successo!
Ti faccio una domanda: se stai facendo le stesse cose da un po’ di tempo e non ottieni i risultati che vorresti, cosa ti frena dal provare a rimetterti in gioco?
Io credo che la forte prudenza in questo momento sia la cosa più dannosa che puoi fare alla tua attività.
Per usare un’altra citazione, questa volta di Albert Einstein:
“Follia è continuare a fare le stesse cose aspettandosi risultati diversi”.
In molti stanno aspettando che questo “periodo di crisi” passi, che le cose migliorino. Davvero credi questo? Davvero ti affidi alla speranza che le cose possano cambiare “da sole”?
Ti basterà fare poche ricerche per trovare attività che nonostante la crisi vanno a gonfie vele. Come mai?
Non dimentichiamoci che dalla crisi nascono le idee migliori e arrivano le grandi svolte. Ma arrivano solo per chi si mette in gioco ed è pronto a cambiare. Chi si ferma è perduto!
3) Le basi del tuo business
Se la tua azienda zoppica, che tu usi Facebook, i social media o qualsiasi altro canale per promuoverti… non risolverà i problemi della tua attività.
È molto importante, nel momento in cui decidi di provare ad utilizzare le nuove forme di marketing online e non, che ti ponga la domanda giusta, cito Seth Godin, esperto marketer di fama mondiale:
“Come dobbiamo usare il nuovo marketing per mantenere stabile il nostro business?” Domanda sbagliata!
“Come possiamo modificare il nostro business se non cresciamo quanto vorremmo?” Domanda giusta!Non chiedetevi che cosa può fare per voi il nuovo marketing. Chiedetevi che cosa potete fare voi per prosperare grazie al nuovo marketing.
Utilizzare i social media è un’arma a doppio taglio, nel senso che puoi amplificare la tua voce, puoi ottenere grossi risultati nel bene o nel male.
Io vedo questi canali di promozione come un microfono da stadio, se hai una bella voce fai una gran bella figura e tutti ti applaudiranno, se non sai cantare inizieranno a tirarti i pomodori. Qualche stecca però non è la fine del mondo wink
Spesso mi sento dire: “Ma se dò la possibilità alle persone di dire cosa pensano del mio prodotto/servizio pubblicamente su Facebook mi faranno nero! Non posso rischiare di rovinarmi la reputazione!”
A tal proposito ti racconto un aneddoto personale.
Mi è capitato qualche tempo fa di avere un disguido tecnico sull’adsl con una compagnia telefonica. Dopo aver chiamato più volte senza aver risolto il problema, mi è stato consigliato da un amico di andare sulla pagina Facebook della compagnia in questione e contattarli da lì.
Quando sono arrivato sulla pagina ho visto fior fior di commenti negativi, critiche, e chi più ne ha più ne metta. Al che ho pensato: le compagnie telefoniche sono quelle che più dovrebbero temere la risonanza mediatica dei propri clienti scontenti. Eppure erano lì, pubblicamente. Perché?
Questo fa riflettere. Ci sarà sempre chi sarà scontento del tuo prodotto o servizio. È impossibile che ciò che fai sia sempre apprezzato da tutti, anche se vendessi una formula magica.
Cos’ha fatto la compagnia telefonica in questione? Si è messa in una posizione di questo tipo: “Nonostante sappiamo di avere i nostri limiti, ci siamo pubblicamente, di fronte a voi, per fare comunque del nostro meglio”. Questo è il messaggio che mi è arrivato.
“Non importa” che ci siano clienti insoddisfatti, quello che importa è come gestisci questa situazione.
Quindi non aver paura delle critiche, o delle persone che potrebbero esprimere la loro opinione. Ci saranno sempre gli “scontenti”, conta molto come li tratterai, e aggiugerei che a volte queste persone possono esserti utili per capire dove devi migliorare.
4) Che cosa significa fare marketing oggi?
Questo è uno dei concetti più importanti che ho imparato.
Credo che un imprenditore che voglia promuovere il proprio business online non possa farne a meno.
Non è un dogma a cui devi credere per partito preso. Ti basterà guardare la realtà con un occhio un po’ più smaliziato. A me ha davvero aperto gli occhi.
Cos’era in passato il Marketing?
Cito Seth Godin:
“Allora il marketing corrispondeva sostanzialmente alla pubblicità, e usare l’uno o l’altro termine non faceva differenza. Si trattava di comunicare il valore di un prodotto che era già stato sviluppato e realizzato”.
Questo è quello che fanno ancora in molti, capita di avere un prodotto o servizio che si differenzia poco o per nulla rispetto agli altri.
Si pensa che così com’è possa andar bene lo stesso e che per venderlo sia necessario solo promuoverlo. Non è proprio così.
Tu cosa ne pensi?
Cos’è oggi il Marketing?
Qual è la differenza tra una volta e adesso?
Che non è una semplice differenza, è davvero cambiato tutto.
Il marketing che oggi funziona è quello generato da qualsiasi cosa tu faccia nel tuo business, qualsiasi aspetto possa comunicare anche la parte più piccola e apparentemente meno significativa del tuo prodotto o servizio.
Se sei il titolare di una pizzeria, i tavoli che hai scelto sono marketing, le tovagliette che metterai sono marketing, la cameriera, quando va a ricevere gli ordini dei clienti, anche lei è marketing, il menu è marketing, anche i prezzi sono marketing, e potrei continuare all’infinito…
Ti basterà guardare con attenzione i prodotti di successo che ci sono oggi sul mercato e lo noterai facilmente: il marketing è intrinseco al prodotto/servizio stesso. Se non riuscirai a creare la combinazione efficace per il tuo business, questo né sarà decisamente penalizzato.
Ti faccio un esempio.
Quando compri un iPhone, Apple ti sta vendendo un telefono? No, il telefono è parte di tutto quell’insieme di cose di cui ti parlavo poco fa, fa parte di tutto ciò che Apple ti dà quando compri un suo prodotto.
Ti vengono in mente alcune di queste cose?
La prima che viene in mente a me è “fare parte di una comunità”, e la seconda è che grazie ad esso avrai accesso a migliaia di applicazioni che possono migliorare la tua vita di ogni giorno.
Sul concetto di comunità ci ritornerò sicuramente in futuro perché è fondamentale per promuovere con successo il tuo business in Facebook wink
CONCLUSIONE
Oggi sono andato a scavare un po’ tra le basi di un business che può trarre il massimo dalla promozione su Facebook e in generale online.
Qual è secondo te il più importante tra questi punti?
Cosa ne pensi del cambiamento di significato del marketing?
Scrivimi nei commenti, sono curioso di sapere cosa ne pensi.
Fare Marketing oggi é il punto principale perché dal farlo bene o male dipende il successo o fallimento di un’azienda e quindi della vita sulla terra in una forma più estesa di pensiero. Perciò ha ragione Severino quando sostiene che il Capitalismo occupandosi per la sua stessa sopravvivenza della salvezza del Pianeta non é più Capitalismo.
Un cambiamento di significato non vuol dire cambiamento di sostanza, l’essere umano é sempre uguale a sé stesso e la percentuale di fallimenti é nettamente superiore a quella dei successi.
Provi a pensare al Festival di Sanremo, cassa di risonanza mediatica massima, lei sa dirmi ora a memoria chi si é classificato al 5° posto ma anche al 4° va bene. Per non dire che all’istante ci dimentichiamo del nome della nuova Miss Italia !
Per l’editore vale più uno scrittore singolo che vende un milione di copie o 100 che ne vendono mille a testa ?
Nel mio Network mi sono reso conto che Facebook da complementare al Blog direi ora che é pari grado e forse in certi aspetti lo supera, mi rendo conto che posso migliorare assai e vi ringrazio davvero per i consigli ricevuti. Sto seguendo il vostro corso perché esponete con chiarezza la materia in modo semplice e preciso. Grazie. SA Pompei
Grazie a te Stefano :)
mi fa piacere che le nostre guide sia chiare e semplici e soprattutto che ti siano utili ;)
Un articolo molto bello e davvero molto interessante. Purtroppo, quello che viene da voi analizzato è la realtà dei fatti, quella con cui faccio tutti i giorni i conti anch’io, quando ad un nuovo cliente gli propsetto, nel mio piccolo, come potrei aiutarlo a mettersi in evidenza a livello web. Ma subito va a pararsi dietro a : Quanto mi costa”?
Capisco l’ apprensione che in questo periodo ci tiene sul filo, a tutti. Anche a me capita spesso di dovermi fare due conti prima di investire in un nuovo strumento di lavoro come un e-book, un nuovo plugin o template, una nuova piattaforma per la rivendita di servizi on line, ecc. ma poi mi dico: se nn faccio nulla e penso solo a “risparmiare”, potrò mai crescere? E nn ci sarà mai alcun cambiamento positivo per il mio business, come affermate voi nell’ articolo, se nn cambio qualcosa.
Cmq grazie davvero per gli articoli. felicissima di avervi conosciuti.
Buona giornata
M. Teresa
Ciao Maria Teresa :)
come hai ben detto anche tu, il problema non dovrebbe concentrarsi su “cosa fare per risparmiare“, che implica una situazione di privazione, ma concentrarsi su “cosa si può fare per aumentare i ritorni economici“, che invece è uno stato “generativo”. Questo ovviamente vuol dire investire, ovvero spendere prima di sapere se ci saranno ritorni economici (e chi li garantisce forse ha la sfera di cristallo…) e quindi inevitabilmente si parla di rischi imprenditoriali. La differenza sta nel comprendere quali sono le giuste opportunità per il proprio business (e non è detto che Facebook sia la risposta) e nel definire quanto è sensato spendere in relazione alle disponibilità e alle possibilità (ipotetiche) di ritorni economici.
Poi non tutti sono disposti a fare questo, e non tutti vedono in Facebook un’opportunità, ovvio, ma il nostro obiettivo è rivolgerci solo a chi è predisposto. Forzare o convincere le persone è molto difficile e impegnativo, e anche se si riesce, non escono quasi mai cose buone. È più facile e più bello lavorare con chi è già convinto di volersi impegnare sia economicamente che lavorativamente parlando.
Comunque felice di averti fra i nostri lettori ;)
Ciao